Il coraggio per la pace
anziché il riarmo e i preparativi bellici [Circolare #3]
La guerra per la nostra coscienza, per il nostro modo di pensare e sentire è in pieno svolgimento. Noi cittadini dell’Unione Europea dobbiamo essere convinti che siamo in grave pericolo e che solo un gigantesco e senza precedenti riarmo militare può salvarci. Ci viene detto che solo così si può garantire la pace. Ci viene detto che per questo sono necessari mezzi finanziari pari al 5% del prodotto interno lordo e il passaggio a un’economia di guerra. Dobbiamo esserne convinti, perché senza il nostro silenzio rassegnato, indifferente o timoroso, il nostro consenso aperto o tacito, tutto questo non sarà possibile.
Come spesso accade, anche in questo caso si ricorre alla regola più approvata: spaventa le persone – più sono, meglio è – e potrai portarle dove vuoi. Troviamo il coraggio di non credere ciecamente, ma di dubitare, di mettere in discussione. Le affermazioni sono davvero vere? Cosa dicono le altre voci? È davvero così che noi siamo i buoni, gli innocenti, le vittime e loro i cattivi, i criminali, i colpevoli? A quali interessi giova tutto questo? Dove porta la traccia del denaro? Qual è la nostra parte di responsabilità di cui dobbiamo rispondere?
Non lasciamo che la nostra intelligenza lavori solo razionalmente nella nostra testa. Lì non è possibile rispondere a domande così grandi come la guerra e la pace. Coinvolgiamo anche i centri di intelligenza neurologicamente attivi del cuore e dell’istinto, affinché possa svilupparsi qualcosa di simile alla saggezza.
La maggior parte delle persone ha abbastanza esperienza di vita per sapere con certezza che queste decisioni politiche avranno gravi conseguenze e un prezzo elevato per la vita e la convivenza di tutti noi. Gli economisti sanno che l’economia di guerra è un’economia malata e che dietro i dati sulla crescita si nasconde l’impoverimento della società. Molte persone manifestano pubblicamente il loro dissenso e devono essere ancora di più. La resistenza cresce anche in Alto Adige. Per questo motivo, con questa semplice iniziativa, desideriamo dare a quante più persone possibile in Alto Adige l’opportunità di esprimersi contro il riarmo e i preparativi di guerra in Europa.
Scriveteci, bastano poche parole. Raccoglieremo tutte le lettere e le pubblicheremo su Internet. L’indirizzo è riportato qui sotto. In futuro vorremmo poter pubblicare anche il vostro nome con il vostro luogo di residenza. È molto importante mostrare la nostra faccia e non nasconderci. Questa è la nostra risposta più forte a coloro che si trincerano dietro cariche e funzioni, servono interessi stranieri e decidono del nostro futuro.
Sepp Kusstatscher, Villandro
Susanne Elsen, Bressanone
Erwin Demichiel, Bolzano
Arno Teutsch, Sover
Johannes Fragner Unterpertinger, Malles
Traduzione in italiano da Bernhard Oberrauch (Blog Guerra e pace, ordine mondiale)
Qui riportiamo le risposte alla nostra seconda circolare, ordinate in base alla data di ricezione. Ringraziamo tutti di cuore e attendiamo con piacere ulteriori prese di posizione coraggiose.
Vi preghiamo di inviarle al seguente indirizzo e-mail: info@friedensblog.net